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POS - Personal Outcomes Scale

Adattamento italiano di A. Coscarelli e G. Balboni

Autore: Van Loon, J.H.M., van Hove, G., Schalock, R.L. e Claes, C. 
Editore: Vannini Editoria Scientifica 
Pagine:
Anno: 2017 
code: 978-88-6445-025-4
 
KIT COMPOSTO DA:
MANUALE
PROTOCOLLO
FOGLIO PER I PUNTEGGI 
 
INTRODUZIONE
Negli ultimi anni, il costrutto di Qualità della Vita (QdV) ha conseguito un considerevole rilievo nell’ambito  della Disabilità Intellettiva (DI) fino ad essere un criterio fondamentale nella pianificazione di interventi individualizzati efficaci e nell’organizzazione di servizi di qualità (ad es., Gómez, Verdugo, Arias, Navas e Schalock, 2013; Schalock, Bonham e Verdugo, 2008; van Loon et al., 2013). Di conseguenza, la ricerca scientifica si è
focalizzata sulla predisposizione di validi strumenti di misurazione in grado di cogliere i cambiamenti negli outcomes di QdV promossi dall’erogazione di specifici supporti.
Nel 2008, Robert Schalock e un gruppo di ricercatori olandesi (Jos van Loon, Geert Van Hove e Claudia Claes) hanno sviluppato la Personal Outcomes Scale (POS) per la misurazione, in adulti con DI, di otto dimensioni di QdV, secondo le più recenti teorizzazioni del costrutto (ad es., Schalock e Verdugo, 2002), ossia Sviluppo Personale, Autodeterminazione, Relazioni Interpersonali, Integrazione Sociale, Diritti, Benessere
Emotivo, Benessere Fisico e Benessere Materiale. Di ciascuna di esse, la POS fornisce due valutazioni, secondo il punto di vista della persona con DI (autovalutazione) e secondo quello di una terza persona, un caregiver, che conosce in modo approfondito l’individuo con DI (eterovalutazione).
Nel manuale viene presentata la versione Italiana della POS, adattata al contesto italiano e arricchita, per ogni item, di esempi di comportamenti e situazioni, per facilitarne la somministrazione. Il manuale è organizzato in tre capitoli. Il primo fornisce un inquadramento teorico del costrutto di QdV e illustra caratteristiche e usi della POS. Il secondo presenta le regole di somministrazione della Scala e di attribuzione dei punteggi ai singoli item. Il terzo, infine, illustra gli studi realizzati per l’indagine delle proprietà
psicometriche — di attendibilità e validità — della POS versione Italiana.
 
ALCUNE DOMANDE PER CAPIRE POS
A chi si rivolge?                                                                                                                  
POS è destinata agli operatori di ogni tipo di servizio, diurni, ambulatoriali, residenziali, pubblici e privati, che si occupano di persone con disabilità adulte e minori da un’età minima di 16 anni.
 
Chi la utilizza?
Possono somministrarla educatori, psicologi, psichiatri/neuropsichiatri, assistenti sociali
 
Cosa valuta? 
Valuta la qualità di vita secondo il modello Schalock e Verdugo (2010), il più accreditato nell’ambito della disabilità e validato anche in Italia (Jenaro, Verdugo, Caballo, Balboni, Lachapelle, Obtrebski, e Schalock, 2005). Esso prevede otto dimensioni distinte di QdV: sviluppo personale, autodeterminazione, relazioni interpersonali, integrazione sociale, diritti, benessere emozionale, benessere fisico, benessere materiale. Tecnicamente la POS è una misura degli ESITI PERSONALI, ossia dei risultati (outcomes) attuali nella vita della persona con disabilità e quindi degli esiti dei sostegni (ossia qualsiasi tipo di intervento) erogati per il Progetto di vita e il Programma di intervento della persona con disabilità.