A.N. CHIEDE: Come riconosco se un atto/comportamento mi discrimina per condizione di disabilità? Quando posso dire che quell’atto/comportamento è discriminatorio? | ||
GIANFRANCO DE ROBERTIS RISPONDE: Posso dire di essere discriminato quando mi si preclude di esercitare un diritto cui accedono tutti gli altri, solo perché sono in condizione di disabilità (es. preclusione all’esercizio del diritto alla frequenza scolastica, riducendomi l’orario delle lezioni). Posso dire di essere discriminato anche quando, pur facendomi formalmente esercitare il diritto alla stessa maniera degli altri, di fatto, in virtù della mia condizione personale di disabilità, non riesco ad esercitarlo, perché non mi viene erogato quel supporto necessario per esercitare su base di uguaglianza con gli altri, tale diritto (es. mancata assegnazione di un insegnante per il sostegno didattico, necessario a farmi partecipare su base di uguaglianza con gli altri alla lezione, che solo formalmente – in assenza del ridetto supporto- è fruibile da tutti). Nel primo caso si parla di discriminazione diretta, volta ad escludere o limitare l’esercizio del mio diritto. Nel secondo caso si parla di discriminazione indiretta, in quanto caratterizzata da un atto/comportamento apparentemente neutro, ma che in assenza di un supporto specifico, mi preclude perciò la fruizione del diritto. Vi è infine il caso in cui posso essere destinatario di comportamenti indesiderati, posti in essere per motivi connessi alla disabilità, che violano la dignità e la libertà, ovvero subire comportamenti che creano un clima di intimidazione, di umiliazione e di ostilità nei miei confronti (es. ho l’accesso alla frequenza scolastica, con un insegnante per il sostegno, che però si rivolge a me con frase ingiuriose e mettendomi in una situazione umiliante davanti ai miei compagni di classe, a causa della mia disabilità). In tale caso ricorre una molestia, che viene considerata dalla legge n. 67/2006 un’ulteriore forma di discriminazione. Sull’imparare a riconoscere le discriminazioni, si suggerisce di consultare i materiali del percorso formativo “AAA Antidiscriminazione” attivato da Anffas Nazionale e rivolto, con moduli differenziati, ad operatori giuridici, leader e tecnici associativi, familiari e persone con disabilità, cliccando sul seguente link http://www.anffas.net/it/progetti-e-campagne/aaa-antenne-antidiscriminazione-attive/ Ma in ogni caso sarebbe bello confrontarsi qui sul forum su alcune delle situazioni che semmai si ritengono discriminazioni |